.....Quindi cosa mi successe quando pensai per la prima volta che si poteva precipitare molto in basso senza sapere quanto potesse essere profondo questo baratro?
Provai delle sensazioni che non auguro a nessuno. Sensazioni di morte, un freddo agghiacciante che ti sale nel corpo. Per un po’ di tempo vissi queste sensazioni; poi, piano piano, scemarono e riuscii a lasciarle andare dicendomi: se proprio deve andare male, nel momento in cui succederà affronterò la situazione. ‘Il diavolo non è mai brutto come si dipinge’, si usa dire. Ed effettivamente la paura ‘virtuale’ è sempre più devastante della paura ‘reale’.
È importante capire, in tutte le situazioni della vita, quando stiamo ingigantendo le nostre paure. E questo è molto pericoloso perché una paura immotivata è come un attrattore di ciò che si teme. Io questo allora non lo sapevo e, come ti ho appena detto, alla fine lasciai andare la paura della morte. Questo fu fondamentale nell'elaborazione del lutto perché mi aiutò a non colpevolizzarmi. Insomma, avevo la piena consapevolezza che avevo fatto del mio meglio e questo eliminò i possibili sensi di colpa. Solo così potei elaborare il lutto e chiudere un brutto episodio della mia vita.....”
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