L’arte della trasmutazione mentale ci insegna la presenza
“Non si possono dare facoltà a un essere umano: si possono soltanto far sviluppare quelle che già ci sono in lui e che non si sviluppano spontaneamente a causa degli ostacoli esteriori e interiori che incontrano. La presenza è il primo passo per il nostro riconoscimento spirituale.” (Rudolf Steiner)
Che cos’è la trasmutazione mentale?
Noi sappiamo che i pensieri sono spesso vorticosi e difficili da dominare.
Non solo ma a volte ci condizionano talmente tanto che non riusciamo a trovare il modo di venirne a capo
L’arte della trasmutazione ci può insegnare a governare i nostri pensieri e a prendere da loro le giuste distanze
Come possiamo imparare l’arte della trasmutazione?
Ti insegno un primo approccio facile da capire e da mettere in pratica.
Segui con molta attenzione il ragionamento perché è più semplice di quanto possa apparire inizialmente.
Partiamo facendo alcune ipotesi:
- i pensieri che circolano nella nostra testa sono qualcosa che esistono indipendentemente da noi; cioè̀ esisterebbero anche se noi non ci fossimo.
- Spegniamo un interruttore e ’addormentiamo’ la nostra coscienza.
- Per la prima ipotesi i pensieri esistono comunque ma noi non li vediamo
- Immaginiamo che siano impressi in una sorta di schermo. Quando risveglio la mia coscienza rivedo questo schermo.
- Adesso facciamo il processo contrario: anziché́ spegnere la mia coscienza spengo lo schermo.
Conclusione
L’arte della trasmutazione consiste nella nostra capacità non solo di accendere e spegnere lo schermo ogni volta che vogliamo ma anche di scriverci sopra ciò che noi vogliamo, non ciò che vogliono i pensieri.
È chiaro il potere che deriva da questa considerazione?
- Nel primo caso siamo noi che pensiamo.
- Nel secondo caso sono i pensieri che agiscono indipendentemente dalla nostra volontà̀. È come se noi fossimo ‘assenti’ e dessimo loro il nostro potere.
- Nel primo caso siamo noi che agiamo il pensiero.
- Nel secondo caso semplicemente pensiamo qualcosa che possiamo definire già̀ pensato da altri e da noi solo rimasticato
Il potere della nostra mente, il potere della trasmutazione mentale consiste nell’imparare a vedere questa differenza.
- Imparare a pensare con la propria testa
- Distinguere il pensare dal pensato
«L'Io che l'uomo dice di essere non può essere l'Io, se non nel pensiero vivente: ancora da lui non conosciuto. Egli conosce solo il pensato, o pensiero riflesso, ma non sa come lo conosce. Deve prima pensare, per conoscere il proprio pensiero: non conosce il pensare.» (
Massimo Scaligero – Trattato del pensiero vivente)
Cosa è il pensare: il pensiero che viene dal nostro centro più profondo (intuito)
Cosa è il pensato: sono gli schemi e le programmazioni che non riusciamo a vedere.
Imparare questa differenza è il primo passo verso ‘la presenza’.
Ma cosa è la presenza?
È accorgersi che esiste qualcosa dentro di noi che va oltre.
Va oltre i pensieri, va oltre le emozioni, va oltre gli attaccamenti.
Riconoscere questa presenza è la prima tappa del nostro riconoscimento spirituale.
Link utili:
https://www.gmontaldo.it/documenti/Franz_Bardon-esercizi_1.pdf
https://www.gmontaldo.it/documenti/Rudolf_Steiner-I_cinque_esercizi.pdf
https://www.gmontaldo.it/documenti/ilpoterediadesso.pdf
https://www.gmontaldo.it/?/2