DEFINIZIONE DI CANCRO SECONDO L’AIRC
Sia le cellule di un tumore benigno sia quelle di un tumore maligno tendono a proliferare in maniera abnorme ma, e questa è la differenza fondamentale, solo le cellule di un tumore maligno - in seguito ad ulteriori modificazioni a carico dei geni - tendono a staccarsi, a invadere i tessuti vicini, a migrare dall'organo di appartenenza per andare a colonizzare altre zone dell'organismo.
DEFINIZIONE DI CANCRO SECONDO RITA L. MONTALCINI
TESTO DELLA LETTERA ALLA SORELLA (1951)
Prima di tutto il cancro non può essere definito come malattia. […] Il cancro è la ribellione di una cellula (che moltiplicandosi ne genera milioni) alle leggi che regolano lo sviluppo e la vitalità di un organismo (cfr. Levi-Montalcini R: Lettera da S. Louis del 10 Marzo 1951, riportata in Cantico di una vita, Raffaello Cortina Ed., Milano 2000)
DEFINIZIONE DI CANCRO SECONDO HAMER
“Ogni malattia è causata da un trauma emotivo che ci coglie impreparati, ci prende in contropiede, un trauma che viviamo in solitudine e che non sappiamo come risolvere.
Allo scopo di continuare la specie, l'uomo ha sviluppato col passare del tempo dei programmi biologici di sopravvivenza che sono diventati automatici e si sono inscritti nel suo cervello, nelle sue cellule.
Esiste una triade indissociabile: mente-cervello-corpo, tre unità che funzionano sempre insieme.”
ALCUNE MIE CONSIDERAZIONI (TRATTE DAL LIBRO: ‘I viaggi del matto’)
“Il più grande danno che si possa fare a se stessi è il credere che esistano malattie incurabili. Poiché, come sappiamo, il cervello crea la realtà in base a ciò in cui crede, come pensate che possa guarire una persona che è già convinta di avere una malattia incurabile? Soffermatevi sulla parola ‘maligno’ e chiedetevi come possa una malattia, che come abbiamo già visto è semplicemente un messaggio che il corpo vi manda, essere maligna? Eppure, chiedetevi, quanta gente muore solo per il fatto che crede che la sua malattia sia incurabile?
Una diagnosi infausta e un medico che ignori questi elementari concetti possono provocare nel paziente dei danni gravissimi, uno dei quali è l’inibizione del sistema immunitario, il quale, a questo punto, non ha più le forze per difenderci. Insomma, voi capite che, molte volte, lo stesso personaggio che dovrebbe condurmi alla guarigione, il medico, mi provoca un danno, soprattutto se io sono un soggetto debole, che può portarmi anche alla morte!”
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